CAPPUCCETTO ROSSO

«La fiaba è sempre cominciata così: Cappuccetto disobbedisce e abbandona il sentiero per addentrarsi nel bosco… Anche qui, Cappuccetto e Lupo , nel ripercorrere la storia, prendono strade laterali, trasgrediscono, aprono varchi di libertà che nessuna delle stesure originali aveva previsto. E intanto scorrono fiori, travestimenti , foto ingiallite, il bosco, la paura, giochi pericolosi, spari di un cacciatore che da tempo pecca di protagonismo e ora spara a tutto quel che muove.
Tutto questo crea scompiglio in un angolo di cielo in cui sono riunite per l’occasione le anime dei “padri” della fiaba, Charles Perrault e i fratelli Grimm, Jakob e Wilhelm, le cui dispute letterarie attirano l’attenzione di alcuni personaggi sfuggiti al destino ripetitivo della fiaba in questione e di qualche altra figura decisamente inaspettata. È un altro pubblico, invisibile, che assiste, sussurra al vicino, brontola, parteggia, litiga e soprattutto, in nome della tradizione, interviene. È il mondo adulto che vuole rimettere ogni cosa al suo posto e mentre è preso dai suoi princìpi dimentica di cambiare lo sguardo e di accettare il cambiamento.
Ma Cappuccetto e Lupo ne hanno passate tante insieme, tante fiabe, tante epoche e tutte le lingue del mondo. Lei una ragazzina e lui pur sempre un lupo, ma il tempo cambia sempre tutto e loro adesso farebbero qualsiasi cosa per non arrivare alla battuta fatale: Oh, nonna! Che bocca grande hai!» (Laura Corradi)

Età consigliata: dai 6 anni in su

Coreografia e regia: Laura Corradi

Interpreti: Midori Watanabe, Alberto Munarin

Disegno luci e allestimento scenico: Alberta Finocchiaro

Foto: Luciano Onza

Durata: 60 minuti

Video: https://vimeo.com/268427021