e altre voci straordinarie
Creato nel 2019 per l’Estate Teatrale Veronese e il Festival Internazionale Nuova Danza FIND di Cagliari.
Sono saliti tutti a bordo? Possiamo partire?
Si è imbarcata anche lei , la grande Callas .
La nave saluta e il viaggio ha inizio.
Si allontana la terra e sempre meglio si intravede l’universo, grande intreccio di percorsi, luogo di incontri e di abbandoni.
Mi piace pensare che questa nave oggi è un luogo prescelto, un micromondo in cui possiamo intuire che siamo solo atomi, che quello di cui oggi sono fatta, in passato non apparteneva a me e comporrà un altro corpo domani, di donna, uomo, animale, o sarà albero, montagna, aria, acqua, o solo particelle in cerca di una forma.
E penso che le voci straordinarie che si incrociano su questo mare, voci irreali perché vanno oltre le potenzialità umane, oltre il tempo a cui appartengono, oltre il corpo che le contiene, sono anima, libertà, emozione pura.
E ancora voglio pensare che non è strano che la voce di Callas oggi si mescoli ai canti delle balene, perché forse proprio ora stiamo respirando le stesse molecole di ossigeno che respirò lei quel giorno in cui cantò Puccini, quando in questo mare si persero le lacrime di Cio Cio San…
Perchè la vita è un continuo riciclo.
Ci sono suoni che incantano, che fermano il tempo, che riportano a zero, trascinano in alto, nell’aria, e poi molto in basso, nella terra e in acque profonde. Entrano nel corpo e vibrano con il sangue, rallentano il cuore e ripuliscono il pensiero.
Eppoi d’un tratto non c’è più corpo, mare, monaci, balene, ghiacci, nè teatri né pubblico, non si distingue più nulla , solo un acuto sublime che si stacca verso l’alto e resta sospeso.
E non c’è più tempo, in quel tempo irreale e incantato che è più vicino alla verità di qualsiasi altro, quando ci si sparpaglia l’anima in quel tutto che sta fuori di noi, e diventiamo parte di una polvere che danza e canta sospesa, fatta di particelle tutte uguali, tutte della stessa origine, della stessa sostanza, forse davvero quella dei sogni …
Ci sono suoni che incantano, che fermano il tempo, che riportano a zero, trascinano in alto, nell’aria, e poi molto in basso, nella terra e in acque profonde. E non c’è più tempo, quando ci si sparpaglia l’anima in quel tutto che sta fuori di noi, e diventiamo parte di una polvere che danza e canta sospesa…
progetto, coreografia, regia e testi: Laura Corradi
creato con: Midori Watanabe, Carlotta Plebs, Alberto Munarin
assistente coreografa e montaggio sonoro: Midori Watanabe
brani interpretati da Maria Callas, di Rossini, Verdi, Puccini, Bizet
altre musiche: Alva Noto, Ezio Bosso
canto dei monaci delle istituzioni monastiche di Gyuto, Tibet
disegno luci e allestimenti scenici: Alberta Finocchiaro
direzione organizzativa: Augusto Radice
promozione: Alberta Finocchiaro
produzione: Estate Teatrale Veronese, Comune di Verona, Festival Internazionale Nuova Danza (FIND), Cagliari
con il sostegno di: MIBACT, Dipartimento Spettacolo Regione del Veneto-ARCO
Video promo: https://vimeo.com/374936679
Foto: ©Stefano Falezza